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Società Italiana per la Storia Medievale

La SISMED condanna i provvedimenti del governo turco lesivi dei diritti dei singoli e dell’autonomia degli atenei

Le notizie che arrivano in queste ore dalla Turchia suscitano nell’opinione pubblica grande apprensione. La comunità scientifica internazionale e gli organi di governo delle università europee hanno reagito con sdegno alle notizie degli arresti di massa, della possibile reintroduzione della pena di morte, delle numerose azioni del governo che coartano i diritti dei singoli, l’autonomia istituzionale degli atenei e la libertà personale e accademica di studiosi e studenti.
Nella giornata di ieri, 20 luglio 2016, la European University Association (http://www.eua.be/activities-services/news/newsitem/2016/07/19/eua-statement-condemning-the-forced-resignation-of-1577-university-deans), la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (https://www.crui.it/component/k2/item/2581-turchia-la-crui-sottoscrive-la-dichiarazione-dell-eua.html) e la conferenza dei Rettori delle Università Tedesche (https://www.hrk.de/presse/pressemitteilungen/pressemitteilung/meldung/hrk-praesident-protestiert-gegen-umgang-mit-hochschulangehoerigen-in-der-tuerkei-3999/) hanno condannato tali provvedimenti invitando tutti i governi, le università e gli studiosi europei a prendere posizione contro le disposizioni liberticide che minano la democrazia in Turchia.
Richiamandosi ai principi sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea la Società Italiana degli Storici Medievisti ricorda che l’arte e la scienza, la ricerca e l’insegnamento sono liberi e che le libertà di opinione, di espressione e di associazione sono diritti inviolabili della persona, posti a fondamento delle società democratiche, del sapere scientifico e della memoria storica. La SISMED si associa quindi alla ferma condanna della decisione assunta dal governo di Ankara e dal Consiglio per l’Istruzione Superiore turco di sospendere dall’insegnamento 15.200 professori, di costringere alle dimissioni 1.577 alte cariche delle università del paese, di revocare la licenza di insegnamento a 21.000 docenti in istituzioni private, di proibire l’espatrio dei professori universitari turchi.

Il Consiglio direttivo della Sismed

L’appello è stato condiviso dalla Consulta Universitaria per la Storia Greca e Romana, dalla Società Italiana per la Storia dell’Età Moderna, dalla Società italiana per lo studio della storia contemporanea, dalla Società delle storiche, dalla Società Italiana di Storia Internazionale e dal Centro italiano della ricerca storico-educativa.

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